L’impianto elettrico è oramai un apparato diventato fondamentale in qualsiasi struttura, ma rappresenta anche una grande fonte di rischio. Dei circa 4 milioni di incidenti domestici registrati in Italia in un anno, 241mila sono imputabili a cause elettriche
Circa il 6% del totale !!
Secondo le stime, sono moltissime le abitazioni che ancora non hanno un impianto elettrico sicuro e realizzato a norma.
Un dato che deve far riflettere su quanto il grado di sicurezza sia ancora troppo basso.
Vediamo insieme alcuni accorgimenti per la realizzazione di un quadro elettrico domestico
✅ Presenza dell’interruttore generale:
la sua manovra permette con un solo gesto di togliere tensione a tutto l’impianto
✅ Suddivisione in circuiti:
Se l’impianto rientra nel rispetto del capitolo 37 della CEI 64-8, il numero minimo dei circuiti dipende dal livello dell’impianto e dalla superficie calpestabile dell’abitazione.
LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3
✅ Identificazione dei circuiti:
L’identificazione serve per sapere quale funzione svolgono i diversi interruttori installati nel centralino per un’efficienza nel controllo dell’impianto da parte dell’utente finale.
✅ Interruttori differenziali:
qualora l’impianto rientrasse nel rispetto del capitolo 37 della CEI 64-8 al fine di garantire una sufficiente continuità di servizio,
la protezione differenziale deve essere suddivisa su almeno due interruttori.
✅ Conduttore di terra :
Il quadro di arrivo principale dell’unità abitativa deve essere raggiunto direttamente dal conduttore di protezione proveniente dall’ impianto di terra dell’edificio al fine di permettere la corretta messa a terra degli eventuali dispositivi di protezione contro le sovratensioni.
✅ Dimensionamento del quadro:
Per permettere successivi ampliamenti i quadri devono essere dimensionati per il 15% in più dei moduli installati con un minimo di 2 moduli